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Il British Shorthair è il discendente dei gatti portati in Gran Bretagna dai Romani che furono successivamente incrociati con i gatti selvatici nativi.[2][3] Storicamente si sa che il British Shorthair visse allo stato selvatico o quanto meno non fu riconosciuto e allevato come razza a sé sino al XIX secolo. Nella seconda metà dell’Ottocento Harrison Weir decise di selezionare la razza di questo gatto nella sua varietà blu e lo presentò per la prima volta all’esposizione felina del Crystal Palace nel 1871.
Allevamento di gatti British Shorthair di altissima genealogia specializzato nella selezione di colori blu/lilac/crema/bicolor riconosciuto dall’ANFI e dalla FIFE.
Il British Shorthair è il discendente dei gatti portati in Gran Bretagna dai Romani che furono successivamente incrociati con i gatti selvatici nativi.[2][3] Storicamente si sa che il British Shorthair visse allo stato selvatico o quanto meno non fu riconosciuto e allevato come razza a sé sino al XIX secolo. Nella seconda metà dell’Ottocento Harrison Weir decise di selezionare la razza di questo gatto nella sua varietà blu e lo presentò per la prima volta all’esposizione felina del Crystal Palace nel 1871.
Il British Shorthair è il discendente dei gatti portati in Gran Bretagna dai Romani che furono successivamente incrociati con i gatti selvatici nativi.[2][3] Storicamente si sa che il British Shorthair visse allo stato selvatico o quanto meno non fu riconosciuto e allevato come razza a sé sino al XIX secolo. Nella seconda metà dell’Ottocento Harrison Weir decise di selezionare la razza di questo gatto nella sua varietà blu e lo presentò per la prima volta all’esposizione felina del Crystal Palace nel 1871. I British blue furono per lungo tempo confusi e incrociati con i gatti certosini francesi le caratteristiche del genotipo di queste due razze è alquanto diversa. La popolarità della razza è diminuita dal 1940, ma dalla fine della seconda guerra mondiale i programmi di allevamento si sono intensificati e la popolarità della razza crebbe di nuovo. Per un certo periodo i British Shorthair furono incrociati con i gatti persiani per rendere il loro corpo più soffice e la testa più tonda.